N. 30 (2014): Sei ricerche dai dottorati italiani in Composizione architettonica e urbana
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L'architettura tra Withes e Grays. Strumenti, metodi e applicazioni compositive

Pubblicato 2014-11-01

Parole chiave

  • Whites/Grays,
  • Discorso architettonico,
  • USA

Come citare

Giudice, E. (2014). L’architettura tra Withes e Grays. Strumenti, metodi e applicazioni compositive. FAMagazine. Ricerche E Progetti sull’architettura E La Città, (30), 24–31. Recuperato da https://www.famagazine.it/index.php/famagazine/article/view/103

Abstract

Il Novecento dell’architettura ha conosciuto numerosi episodi di dibattito intenso. È il secolo nel quale si sono moltiplicati in maniera esponenziale gli «strumenti discorsivi»: i manifesti, i saggi critici, le riviste, le scuole, le mostre. Così, più ancora che nei secoli precedenti, ha preso piede il discorso intorno all’architettura, sovrapponendosi a tratti all’architettura medesima, alle sue forme e alla sua costruzione. La parola, prendendo il sopravvento, può nascondere allo studioso la forma architettonica, a meno che lo studioso medesimo non ricorra al disegno come strumento di analisi, vero apparecchio scientifico utile a disvelare grammatiche e sintassi di composizioni architettoniche attraverso la tecnica della «lettura compositiva».

Riferimenti bibliografici

  1. White and Gray. Eleven Modern American Architects, “A+ U”, numero monografico, n. 52, aprile 1975
  2. D’AMATO C., CELLINI F., La costruzione della Strada Novissima, in D’AMATO C., CELLINI F. (a cura di), La presenza del passato, in “Controspazio”, numero monografico, gennaio-dicembre 1980
  3. MENDINI A., Editoriale, in “Casabella”, n. 359-360, novembre-dicembre 1971
  4. LEONCILLI MASSI G., La composizione. Commentari, Marsilio, Venezia 1985
  5. COLQUHOUN A., Architettura moderna e storia, Laterza, Roma-Bari 1989