[1]
“Questa ricerca è stata possibile grazie al
supporto dello Spanish Ministerio de Economía y
Competitividad, HAR2017-85205-P (MINECO/AIE/FEDER, UE), e del Fondo
Europeo de Desarrollo Regional (FEDER)”.
[2]
“Note biografiche”, AHCOAC HB C 1837 / 172.
[3]
File Unit: Electronic Army Serial Number Marged File, ca.1938-1946
(Enlistment Records), Army Serial number: 32981246.
[4]
Intervista di Julio Garnica e Albert Fuster con Lanfranco Bombelli,
Cadaqués, 22.04.2007.
[5]
Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania Occidentale, Gran
Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Olanda,
Portogallo, Norvegia, Svezia, Svizzera and Turchia.
[6]
Un padiglione introduttivo era situato in uno dei rimorchi, negli altri
due padiglioni erano contenuti gli argomenti specifici della mostra
della NATO, infine un rimorchio era dotato da una serie di telefoni in
cui i visitatori potevano ascoltare le voci registrate di
personalità famose che davano spiegazioni e risolvevano
qualsiasi dubbio.
[7]
Il treno comprendeva sette carrozze: quattro di esse contenevano la
mostra principale, un’altra era utilizzata come cinema, e la
sesta conteneva attrezzature e impianti. L’ultima carrozza
era destinata al personale del treno.
[8]
I veicoli erano trasformabili in una sala espositiva, dotati di totale
apertura dei lati, una doppia scala, per un migliore accesso e una
serie di lucernari nel tetto per fornire un’illuminazione
naturale.
[9]
Gli architetti: L. Bombelli (Italian), R. Browning (English), A.
Hadjopoulos (Greek) and P. Yates (English), as well as the other
designers and artists: B. Pfriem (American), R. Pontabry (French), P.
Boucher (French), A. Le Houerf (French), E. Scheidegger (Swiss), R.
Strub (Swiss) and W. Goetz (English).
[10]
“Department of Commerce. European Trade Fair Program. 19
julio 1955”. AHCOAC HB.
[11]
Lettera di P. Harnden a L. Bombelli, Washington, 27.10.1955, AHCOAC HB
169.
[12]
Comunicato stampa e poster distribuiti in occasione
dell’inaugurazione dell’ufficio nel febbraio 1956,
AHCOAC HB.
[13]
Lettera di John Davis Lodge a P. Harnden, Madrid, 4.06.1956, AHCOAC HB
C 1787/1.
[14]
“United States Department of Agriculture, Foreign
Agricultural Services, European Trade Fair Contract”,
4.01.1957, AHCOAC HB C 1801/26.
[15]
Una strana associazione professionale. La corrispondenza tra Harnden e
Bombelli nel 1957, 1958 e persino nel 1959 contiene un buon numero di
brani dedicati a difficoltà, incomprensioni e discussioni
tra Harnden e Rudofsky sull’organizzazione della mostra.
AHCOAC HB 169.
[16]
Date le molte difficoltà dell’incarico, alla fine
della mostra, i curatori hanno ringraziato Harnden per la sua
professionalità e la sua pazienza. Lettera di James S. Plaut
a P. Harnden, Washington, 9.05.1958. AHCOAC HB C 137.
[17]
Sulla base delle tabelle degli stipendi dell’ufficio di
Harnden, sappiamo che nel 1957 il team era composto da ben 37
collaboratori, tra architetti, designer, personale amministrativo,etc.
AHCOAC HB.
[18]
Sulla base delle tabelle degli stipendi dell’ufficio di
Harnden, sappiamo che nel 1957 il team era composto da ben 37
collaboratori, tra architetti, designer, personale amministrativo,etc.
AHCOAC HB.
[19]
Basti pensare che nel numero 384 del 1961 della rivista Domus si
raggruppano i progetti di P. Harnden Associates, F. Correa e A.
Milà e J.A. Coderch con il titolo “A
Cadaqués”. Nel commento di Ignasi
Solà-Morales, parlando di Cadaqués, dice:
«Ernst, Hamilton, Duchamp, Max Bill, insieme a Coderch,
Terradas, Correa e Milà, o Peter Harnden, sono arrivati
tutti insieme in questo isolato minerale, dal paesaggio severo, in una
inarrestabile fuga da un mondo urbano da cui si erano allontanati. Ed
è stato solo dopo un periodo, una deviazione, che sono
tornati in quel mondo con il tentativo di nuova socievolezza attraverso
l’architettura». Solà-Morales I.,
“José Antonio Coderch en la cultura
arquitectónica europea,” in: Autori Vari (1989)
– J.A.Coderch de Sentmenat 1913-1984. Gustavo Gili,
Barcelona, 6-7. In: Aa.Vv. (1989) – J.A. Coderch de Sentmenat
1913-1984. Gustavo Gili, Barcellona. Sebbene non sembri, gli incontri
cosmopoliti tenuti a Cadaqués nel 1960 (ad eccezione del
codice di abbigliamento) erano meno cittadini di quelli che si sono
svolti, con gli stessi partecipanti, a Parigi, Londra, Madrid o New
York. Nemmeno Ava Gardner lo era per le riprese a Tossa de Mar. Vedi:
Ordóñez M. (2004) - Beberse la vida: Ava Gardner
en España. Santillana, Madrid.
[20]
AHCOAC HB 19.
[21]
Come il camino della casa di Harnden a Orgeval, che J.A. Coderch, in
una visita nei primi anni ‘50, sicuramente osservò
con particolare attenzione. Vedi: Martin M. (2003).127.