Riflessioni sulla progettazione di edifici residenziali e comunità urbane in Cina nell’era post-epidemica*

Li Bao, Die Hu 




L’epidemia di Covid-19 è un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. La rapida diffusione dellʼepidemia dipende non solo dal flusso di persone, ma anche dagli spazi urbani e dagli edifici che fungono da vettori. Questo articolo esplorerà in primo luogo le contromisure adottate per prevenire lʼepidemia di Covid-19 nelle città cinesi, quindi affronterà il paradigma delle città reattive, delle comunità urbane e dello spazio vitale per lʼera post-epidemia.

I. Realizzare una pianificazione globale della prevenzione dei disastri per la duplice situazione di normalità ed epidemia
Dopo lo scoppio dellʼepidemia, allo scopo di prevenire la trasmissione del virus, le città cinesi hanno adottato molte misure, come il rinvio della riapertura di scuole e fabbriche e la sospensione della maggior parte dei trasporti pubblici interurbani. Nel frattempo, sono stati rapidamente costruiti e resi operativi gli ospedali provvisori, mentre alcune palestre pubbliche sono state trasformate in ospedali con unità mediche mobili e punti di quarantena temporanei (Fig.1). Sebbene la risposta per fermare il disastro sia stata rapida e positiva, sono emersi i problemi e debolezze causati dalla precedente pianificazione urbana.
Il controllo dellʼepidemia necessita di limitare la mobilità urbana, mentre lʼattuazione della prevenzione dellʼepidemia necessita di garantire la mobilitazione di materiali, personale e attrezzature di soccorso (Yang et alii, 2020). Lʼunità di gestione amministrativa urbana manca di allineamento con il sistema di controllo delle epidemie, che ha determinato una distribuzione insufficiente e disomogenea delle risorse e dei servizi pubblici urbani. Ad esempio, le strutture mediche sono distribuite in modo non uniforme alle aree residenziali urbane, ed in particolare dovrebbero risultare al servizio delle comunità con maggior invecchiamento (Li et alii, 2020). Dopo la rapida urbanizzazione e lo sviluppo disordinato, lo spazio urbano è sovraffollato e ciò complica la gestione e il controllo (Duan 2020). Inoltre, non è stata pienamente realizzato lʼecosistema naturale urbano che avrebbe potuto avere un ruolo determinante per prevenire e controllare lʼepidemia (Yuan et alii, 2020).
In relazione a questi problemi sono state discusse alcune efficaci misure.  Prima di tutto, una migliore integrazione tra lavoro e vita nella pianificazione può ridurre la mobilità non necessaria. Una mappa digitale dinamica della situazione epidemica della città può essere utilizzata per valutare e formulare le regole emergenti, come variare lʼapertura dei quartieri o regolare i sistemi di trasporto. In secondo luogo, lʼunità di gestione amministrativa urbana può essere suddivisa in “unità di difesa” più piccole che possono operare come unʼunità autosufficiente con le necessarie infrastrutture urbane e strutture di servizio pubblico. Ultimo ma non meno importante, dovrebbe essere realizzato un piano più completo ed efficace per la prevenzione delle catastrofi e le emergenze di salute pubblica. Come parte essenziale dellʼecosistema naturale urbano, lo spazio green-blue (il verde e lo spazio riferibile allʼacqua) può funzionare bene combinandosi con la disposizione del sistema e le condizioni locali per situazioni duplici. Imparando dal Sistema di Irrigazione Dujiangyan in Cina, che da oltre 2200 anni funziona per lʼirrigazione dei campi a giorni regolari nella stagione secca e lo scarico dellʼacqua nella stagione delle inondazioni, possiamo anche immaginare unʼarea cuscinetto nella città (Buffer area) per migliorare lʼadattabilità dinamica del sistema spaziale urbano esistente e la resilienza della città. Lʼarea cuscinetto può partecipare alla vita urbana nella normalità e riorganizzare lo spazio urbano in caso di emergenza. Questo potrebbe essere il fulcro dellʼoperazione urbana e il punto di partenza di una risposta rapida (Fig.2):  con un approccio maggiormente sostenibile essa può anche utilizzare allo scopo gli edifici sfitti e le aree non utilizzate.

II. Migliorare le strutture necessarie, ottimizzare l'organizzazione spaziale e costruire una comunità resiliente.
Per prevenire lʼepidemia, nella gestione, è stata utilizzata una matrice di comunità urbane e istituito un controllo degli accessi tramite pass per limitare lʼingresso e lʼuscita dei residenti (Fig 3). Essendo in Cina le comunità recintate la forma più diffusa di blocchi residenziali questo metodo è particolarmente efficiente per controllare lʼepidemia. Tuttavia, i servizi essenziali si sono dimostrati insufficienti alle necessità quotidiane, soprattutto allʼinizio quando ne il servizio pubblico ne le strutture commerciali potevano funzionare. Pertanto è stato difficile mantenere la vita quotidiana delle comunità che hanno rivelato presto una scarsa resilienza. Lʼampia scala dello spazio e lʼalta densità della popolazione della maggior parte delle comunità esistenti hanno reso più difficile rispondere in modo rapido ed efficace.
Nel frattempo, lʼisolamento della comunità ha portato ad un aumento della durata e del numero di residenti che soggiornano nello spazio esterno. La contraddizione tra raduno di persone e distanza di sicurezza, tra condivisione e divisione dello spazio ha richiesto la ridefinizione e la riorganizzazione dello spazio pubblico comunitario.

i. Il commercio e la fornitura medica nella comunità
Con il rafforzamento delle misure di prevenzione delle epidemie e lʼattuazione dell'isolamento domestico, la vita dei residenti dipende sempre più dai servizi commerciali della comunità. Il commercio può non solo può compensare la carenza del mercato urbano, ma anche servire come parte essenziale del miglioramento del sistema di sicurezza di emergenza urbana (Wang e Wang 2020).
Il commercio a livello comunitario attuale dovrebbe essere incrementato in tutto il sistema urbano. Inoltre, le modalità di servizio commerciale possono essere più flessibili e diversificate per raggiungere lʼequilibrio tra costi ed efficienza e per promuovere lo standard del commercio comunitario basato sull'informatica e sul supporto logistico, come l'integrazione tra vendita online e offline, magazzino diretto per lʼacquisto di un gruppo di comunità. Per quanto riguarda la comunità come unità di difesa urbana di base, è fondamentale completare le strutture mediche nelle comunità e migliorare il servizio medico. Inoltre, tutte le strutture e i servizi devono adattarsi durante i diversi periodi dellʼepidemia.

ii. La forma ragionevole e l'organizzazione spaziale ottimizzata
Con la tipologia del grattacielo, alta densità della comunità significa alta popolazione di residenti. È diventato un fenomeno prevalente nelle città cinesi, altamente dannoso per la prevenzione delle epidemie. Ridurre una densità così elevata è diventata una questione cruciale. Il decentramento o multicentramento dello sviluppo urbano, le molteplici tipologie di produzioni, dagli appartamenti in torre alla casa singola in proprietà immobiliare potrebbero essere soluzioni efficaci.
Lʼequilibrio dinamico tra apertura e chiusura degli insediamenti urbani ha attirato molta attenzione (Wu et alii, 2020). Per far fronte alla duplice situazione, un sistema di prevenzione e controllo spaziale a tre livelli della comunità urbana ha assunto un ruolo cruciale nella prevenzione dellʼepidemia: grande blocco aperto, comunità mediamente controllata e piccola unità isolata.
La dimensione della comunità e la struttura della strada devono essere definite con attenzione nella pianificazione, comunità aperte con quartieri più piccoli e reti stradali più fitte potrebbero essere considerate più flessibili e controllabili. Le strade dovrebbero fornire percorsi alternativi secondo la richiesta di equilibrio tra mobilità del traffico e comodità di gestione.
Inoltre, la preoccupazione è stata sollevata nello spazio pubblico della comunità (Fan e Li, 2020). La continuità dello spazio verde deve essere migliorata nella comunità. E la flessibilità dello spazio pubblico può essere riconsiderata e riesaminata, nelle forme del passaggio incavato o delle piattaforme sospese combinate con lo spazio disponibile per creare spazi pubblici gerarchici a diverse altezze (Fig 4).

iii. Capacità operativa aggiornata e costruzione di una comunità resiliente
Internet e altri mezzi tecnologici hanno mostrato il vantaggio di costruire una comunità intelligente in termini di manutenzione e gestione della comunità. Insieme a ciò, lʼautogoverno dei residenti può anche aiutare a formare una comunità resiliente contro lʼemergenza, come lʼistituzione del comitato dei proprietari e la gestione congiunta dello spazio abitativo.

III. La variabilità e flessibilità degli edifici residenziali e degli spazi abitativi
Durante il periodo di isolamento domestico, i bambini dovrebbero rimanere a casa e studiare corsi online, mentre i genitori devono anche passare alla modalità di lavoro online. I nonni preferiscono lo spazio tranquillo, ma i bambini fanno sempre rumore. I comportamenti dei membri della famiglia sono misti, convivono con il lavoro e lo studio. Le interferenze e i conflitti si sono verificati frequentemente in spazi limitati. Pertanto, lo spazio abitativo deve essere variabile e flessibile per soddisfare le diverse esigenze, specialmente nelle famiglie con tre generazioni.

i. Variabilità dellʼedificio residenziale
Basandosi sullʼInformation and Communication Technology e sulla tecnologia digitale, è comparso un nuovo modo di produrre e vivere. Lʼisolamento domestico ha rafforzato la domanda di spazio di lavoro nell'abitazione e ha rafforzato la richiesta di spazi per il tempo libero nelle immediate vicinanze. Pertanto, i nuovi edifici residenziali dovrebbero fornire più spazio per il fitness, lʼintrattenimento e altre attività utili durante lʼisolamento. Inoltre, le torri residenziali possono contenere spazi comuni anche disposti verticalmente e separati. Ad esempio, alcuni piani delle torri di abitazione possono essere destinati al co-working e condivisi da un particolare gruppo di abitanti dello stesso edificio (Fig 5).

ii. Flessibilità dello spazio abitativo
Stare tutto il giorno a casa con la famiglia è un “dolce guaio”. Le varie richieste di ogni membro dovrebbero essere prese in considerazione. La disposizione flessibile con le partizioni mobili dei mobili e la sovrapposizione dei tempi di utilizzo diventano una strategia efficace. Inoltre, è utile fornire la ridondanza dello spazio in termini di area dello spazio interno o sufficiente altezza dello spazio, che può definire uno spazio di lavoro di livello extra-superiore.

Le misure adottate nelle città cinesi sono state tempestive ed efficaci per far fronte allʼimprovvisa epidemia. Tuttavia, sono stati anche rivelati i problemi nella pianificazione urbana, nelle comunità e nella progettazione di edifici residenziali. In primo luogo, dovrebbe essere favorita una visione più generale della pianificazione globale della prevenzione delle catastrofi sulla base delle emergenze di salute pubblica. Secondariamente migliorare ulteriormente le strutture necessarie e ottimizzare lʼorganizzazione spaziale può favorire la costruzione di una comunità resiliente. È inoltre necessario aumentare la flessibilità degli edifici residenziali e dello spazio abitativo per adeguarli ai cambiamenti della vita quotidiana.
Sebbene la Cina sia gradualmente tornata allo stato normale, la città, le comunità e gli edifici residenziali richiedono ancora unʼadattabilità dinamica per rispondere alle probabili future emergenze. Attraverso queste riflessioni, lʼesperienza degli ultimi mesi in Cina può dare indicazioni a cui ispirarsi per lʼEra Post-epidemica, che è, in definitiva, lʼintenzione di questo lavoro.

* Lo studio è stato finanziato dalla National Natural Science Foundation of China (6501000119).


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