N. 48/49 (2019): Luigi Vietti e il professionismo italiano 1928-1998. Prime indagini
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Luigi Vietti e l’avventura della Costa Smeralda

Pisana Posocco
Sapienza Università di Roma
Biografia
FAM FAMagazine 48-49

Pubblicato 2019-11-11

Parole chiave

  • Luigi Vietti,
  • CSAC,
  • Costa Smeralda,
  • Architettura mediterranea

Come citare

Posocco, P. (2019). Luigi Vietti e l’avventura della Costa Smeralda. FAMagazine. Ricerche E Progetti sull’architettura E La Città, (48/49), 59–72. https://doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n48/49-2019/287

Abstract

Luigi Vietti è uno degli architetti che l’Aga Khan chiama, sin dall’inizio, per il grande progetto della Costa Smeralda. La sua opera si caratterizza per alcuni temi che sembrano legati ai suoi primi studi e lavori nei centri liguri di costa. Quella non solo era stata un’occasione fondamentale della sua crescita professionale, ma era anche l’esperienza più simile all’avventura che si accingeva a compiere:in Liguria studierà i nuclei urbani di costa e l’architettura mediterranea colorata.
Se per l’opera di Vietti in Costa Smeralda si può parlare di una tarda applicazione dell’ambientismo – la lezione che aveva appreso da Giovannoni alla scuola di architettura di Roma – bisogna riconoscere che egli si trovò nella condizione di “ambientare” architetture in un luogo dove il contesto, almeno quello costruito, non esisteva.
Tra le sue prime, e più importanti opere, in Costa Smeralda, ci sono l’Hotel Pitrizza, l’Hotel Cervo e villa La Cerva, tutte costruite nei primi anni ’60.

Riferimenti bibliografici

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