N. 51 (2020): Del ‘gioco’ e del ‘montaggio’ nella didattica e nella composizione
Articoli

Note sulle semantiche del gioco

Gianluca Maestri
Università di Bologna
Biografia
FAMagazine. FAM. Research and project on architecture and design

Pubblicato 2020-06-15

Parole chiave

  • Gioco,
  • Semantiche,
  • Rappresentazioni,
  • Orizzonte condiviso,
  • Significato

Come citare

Maestri, G. (2020). Note sulle semantiche del gioco. FAMagazine. Ricerche E Progetti sull’architettura E La Città, (51), 23–32. https://doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n51-2020/321

Abstract

L’articolo intende riflettere sul tema del gioco attraverso il riconoscimento delle semantiche che gli sono proprie. Il percorso individuato si sviluppa attorno alle suggestioni del pensiero di Huizinga, Caillois e Goffman. Tali autori hanno colto nel gioco, seppur con prospettive diverse, uno spazio simbolico e una pratica comune necessaria per la vita della cultura. All’interno del nostro giocare avviene infatti l’incontro e la negoziazione tra i diversi punti di vista, necessariamente eterogenei e conflittuali, così come la loro incessante re-inclusione in un orizzonte di senso condiviso, capace di trascenderli. Per questo motivo, tra gioco e didattica non si dà solamente una semplice affinità, ma una relazione densa in grado di orientare le nostre azioni nel mondo e i modi in cui tentiamo di rappresentarlo.

Riferimenti bibliografici

  1. BATESON G. (1996) – Questo è un gioco. Raffaello Cortina, Milano.
  2. BENVENISTE E. (2008) – “Il gioco come struttura”. Aut aut, 337 (gennaio-marzo).
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  4. GOFFMAN E. (2003) – Espressione e identità. Gioco, ruoli, teatralità. Il Mulino, Bologna.
  5. HUIZINGA J. (1973) – Homo Ludens. Einaudi, Torino.
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  8. VONNEUMANN J., MORGENSTERN O. (1944) – The theory of games and economic behavior. PUP, Princeton (NJ).