Sacralità della natura e interiorità delle forme. Interpretazioni contemporanee della cappella nel bosco
Pubblicato 2022-02-11
Parole chiave
- Natura,
- Architettura,
- Sacro,
- Forme dell’interiorità,
- Contemporaneo
Come citare
Abstract
Sin dai tempi più antichi il sacro – quell’alterità sconosciuta e incorporea con la quale l’uomo intuisce ad un certo punto di dover stabilire un intimo dialogo – è stato avvertito in ambienti naturali dove, solitamente, la predisposizione dell’animo all’interiorità si intensifica. La natura infatti – come evocazione metaforica dell’errare, del contemplare, del cercare, del perdersi ma anche del ritrovarsi – nelle sue molteplici sembianze è stata di frequente il luogo mistico e idilliaco dell’architettura, soprattutto di quella sacra. L’archetipo del bosco sacro è profondamente radicato nell’ancestrale immaginario dell’uomo e dell’architetto: da Vitruvio ad Alberti, da Laugier a Loos, da Asplund a Tessenow, il bosco è lo spazio topico nel quale l’architettura si rivela.
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