N. 59-60 (2022): Disegno e progetto
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Disegnare, pensare: l’esperienza di Livio Vacchini

Tiziano De Venuto
Politecnico di Bari, dICAR
Biografia
Livio Vacchini

Pubblicato 2022-12-02

Parole chiave

  • Idea,
  • segno,
  • costruzione,
  • disegno,
  • progetto

Come citare

De Venuto, T. (2022). Disegnare, pensare: l’esperienza di Livio Vacchini. FAMagazine. Ricerche E Progetti sull’architettura E La Città, (59-60), 134–141. https://doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n59-60-2022/872

Abstract

L’esperienza di Livio Vacchini assume una prospettiva radicale e particolarmente problematica, soprattutto se riferita al rapporto tra disegno e ricerca delle forme dell’architettura. Vacchini rifuggiva dallo schizzo come luogo di formazione delle idee. Considerando il progetto come costruzione del pensiero, tra domande e temi posti, il suo tavolo di lavoro era “abitato” piuttosto da schemi, segni, parole. I suoi disegni invece – quegli ideogrammi iconici che narrano i concetti delle sue architetture – sono ben noti. A volte Vacchini ricorreva allo schizzo per descrivere la “struttura” compositiva di alcune sue opere. Lo faceva durante le sue lezioni. Fluendo dalla mente e attraverso la mano, i suoi segni non costruiscono immagini compiute o dotate di una qualche iconicità, permettendoci piuttosto di ripercorrere con stupore le traiettorie del suo pensiero.

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