N 48/49 (2019): Luigi Vietti e il professionismo italiano 1928-1998. Prime indagini

Descrizione del fascicolo

Sul finire del secolo scorso è scomparso Luigi Vietti, una delle figure più prolifiche quanto misconosciute o dimenticate dell’architettura italiana del Novecento. L’occasione del deposito al CSAC di Parma del suo immenso Archivio ha consentito un approfondimento sull’operato professionale dell’autore nondimeno che l’apertura di una finestra sull’architettura del Novecento Italiano direttamente da chi, quel secolo, l’ha attraversato quasi completamente sia temporalmente (dagli anni Venti a fine anni Novanta) che geograficamente (da Nord a Sud, Isole comprese). La sua partecipazione è stata molto attiva anche se vissuta a margine di una certa critica e pubblicistica ufficiali che insieme al suo disinteressamento a diffondere ciò che faceva ha fatto sì che la sua figura e il suo operato siano attualmente poco conosciuti. Questo articolo, e l’intero numero monografico, costituiscono la prima restituzione di un’attività di ricerca interuniversitaria in corso di svolgimento che coinvolge studiosi provenienti da diverse università in Italia e all’Estero.

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