
Archite(s)tura, Testi e pre-testi di architettura per la rovina
Abstract
Il contributo si interroga sul concetto di architettura come testo, per analizzarne le strutture sintattiche e le questioni semantiche. Nello specifico, si sottolinea come il progetto per la rovina stabilisca un dialogo con i resti antichi sulla base di un linguaggio ed un senso comune, attraverso interpretazioni, risemantizzazioni e integrazioni. L’accostamento dell’architettura alla semiologia consente di individuare - caso per caso - le possibili sintassi progettuali idonee in ambito archeologico. Abbandonando l’idea che l’architetto debba solo garantire la sopravvivenza e la trasmissione delle testimonianze storiche con interventi minimi, reversibili e riconoscibili, è necessario definire un approccio metodologico che restituisca alle rovine un nuovo valore estetico, culturale e d’uso.
Parole chiave
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DOI: http://dx.doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n45/46-2018/181
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