
Istruzioni pratiche per sognare la scuola. Intervista a Beate Weyland
Abstract
Fin dalle prime riflessione sulla struttura di questo numero di FAM è emersa la necessità di parlare di architettura scolastica parlando anche d’altro, un altro che, per la verità, troppo a lungo e forse colpevolmente è rimasto tale. Nel caso di questa intervista, poi, considerando che l’altro è rappresentato dalla pedagogia, la colpevolezza dell’architettura nell’aver lasciato fuori la disciplina protagonista dei processi scolastici emerge con ulteriore chiarezza.
In tal senso risulta evidente la centralità e importanza di discutere del rapporto tra architettura e pedagogia con Beate Weyland, docente di Scienze della Formazione presso la Libera Università di Bolzano, da lungo tempo impegnata ad approfondire e sviluppare processi di progettazione condivisa.
Parole chiave
Riferimenti bibliografici
WEYLAND B. (2014) – Fare Scuola. Un corpo da reinventare. Guerini, Milano.
WEYLAND B., ATTIA S. (2015) – Progettare Scuole. Tra pedagogia e Architettura. Guerini, Milano.
WEYLAND B. (2017) – Didattica sensoriale. Oggetti e materiali tra educazione e design. EDDES/2. Guerini e Associati, Milano.
WEYLAND B., GALLETTI. A (2018) – Lo spazio che educa. Generare un’identità pedagogica negli ambienti per l’infanzia. Junior, Parma.
WEYLAND B., STADLER-ALTMAN U., GALLETTI A., PREY K. (2019) – Scuole in movimento. Progettare insieme tra pedagogia, architettura e design. FrancoAngeli, Milano.
WEYLAND B., LEONE T. (2020) – Laboratori attivi di democrazia tra spazi e didattiche. Guerini, Milano.
DOI: http://dx.doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n56-2021/857
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.

This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License.
![]() | FAMagazine. Scientific Open Access e-Journal - ISSN: 2039-0491 ©2010-redazione@famagazine.it |