N. 44 (2018): Ignazio Gardella, altre architetture. L’abitare, l’esporre, il trasmettere
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Ignazio Gardella e Luigi Vietti (passando da Aldo Rossi). Una prima ipotesi interpretativa

Enrico Prandi
(Direttore) Università di Parma
Biografia
Copertina 44-2018 Gardella

Pubblicato 2018-07-19

Parole chiave

  • Gardella,
  • CSAC,
  • Ricerca,
  • Vietti,
  • Rossi

Come citare

Prandi, E. (2018). Ignazio Gardella e Luigi Vietti (passando da Aldo Rossi). Una prima ipotesi interpretativa. FAMagazine. Ricerche E Progetti sull’architettura E La Città, (44), 71–75. https://doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n44-2018/215

Abstract

Parallelamente alla ricerca in corso su Gardella (Ignazio Gardella, altre architetture) al CSAC ve ne sono altre due una delle quali riguarda Luigi Vietti il cui immenso archivio è stato donato dagli Eredi all’inizio degli anni Duemila. La terza riguarda Roberto Menghi. Le tre ricerche avviate secondo la programmazione del Centro, settore Architettura condividono le metodologie d’indagine e hanno diversi momenti di scambio e di restituzione collettiva. L’occasione che si presenta, in questo scritto, è quella di verificare l’intreccio di due figure, entrambe a loro modo protagoniste del Novecento italiano, presenti con i lori fondi nell’Archivio CSAC di Parma: l’una, quella di Gardella molto popolare e studiata criticamente, l’altra, quella di Vietti, del tutto o poco conosciuta.

Riferimenti bibliografici

  1. PORTA, M. (1985), L’architettura di Ignazio Gardella, ETAS: Milano.
  2. SAMONA, A. (1986), Ignazio Gardella e il professionismo italiano, Officina: Roma.