Corpi e spazi nella città pubblica. Verso una nuova prossemica?
Pubblicato 2020-12-11
Parole chiave
- Prossemica,
- Città pubblica,
- Esperienza urbana
Come citare
Abstract
L’esplosione della pandemia ha messo in crisi alcuni valori della metropoli contemporanea che sembravano ormai acquisiti: la tendenza alla concentrazione urbana e l’ormai condivisa equazione tra densità e sostenibilità, la rapidità e la facilità di spostarsi fisicamente, l’idea della condivisione degli spazi, e più in generale tutte le sharing economies. Al di fuori della retorica del ritorno alla “normalità”, occorre ripensare nuovamente la struttura stessa delle nostre città valorizzando le positive acquisizioni della modernità e alcune esperienze prematuramente abbandonate – la prossemica, la città come luogo della relazione tra corpi e spazi, la ripresa della riflessione sullo spazio pubblico come valore condiviso della civitas.
Riferimenti bibliografici
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- M. Berman, L'esperienza della modernità, Il Mulino, Bologna 1985.
- Anthony Vidler, Il perturbante dell’architettura. Saggi sul disagio nell'età contemporanea, Einaudi, Torino 2006.
- M. Foucault, Sicurezza, territorio, popolazione. Corso al Collège de France (1977-1978), Feltrinelli, Milano 2007.
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- S. Žižek, Virus, Salani Editore, Milano 2020.